Colorare i Mandala sta diventando una pratica molto diffusa, basta andare in libreria per trovare libri con Mandala così complessi e belli da diventare vere e proprie opere d’arte, se accuratamente colorati.
Chiunque abbia sperimentato questa pratica si è accorto dello stato di calma e rilassatezza che procura, quasi fosse un disegno magico che ha il potere di tranquillizzare il nostro spirito e la nostra mente.
Secondo Jung “Il Mandala è una struttura circolare che sotto forma di disegno o dipinto serve d’ausilio alla concentrazione e alla meditazione”. Secondo Jung, nei periodi di crisi e di conflitti interiori, i Mandala aiutano l’uomo a ristabilire il proprio ordine interno. Il Mandala aiuta a conoscere meglio certi lati della propria personalità, a manifestare conflitti interiori, a produrre un effetto ordinatore e chiarificatore sugli eventi psichici. “Disegnare o colorare un Mandala significa attivare un confronto inconscio con le nostre emozioni più nascoste, prendere coscienza dei contenuti psichici inconsci e liberare la nostra energia di auto guarigione”
Il Mandala è una forma di meditazione facile da praticare, poiché non richiede particolari capacità di concentrazione, ci permette di stare nel “qui e ora” senza grandi sforzi, questo perché utilizziamo soprattutto la vista, il senso che per abitudine si usa maggiormente, inoltre ci impegna in un’attività cognitiva: colorare, che ci distrae e permette all’inconscio di emergere.
Nella meditazione solitamente si tengono gli occhi chiusi e si cerca di fermare il normale vagare della mente portando l’attenzione per esempio sul respiro, sul suo flusso, ma inesorabilmente ci si distrae e la mente ricomincia a vagare, immaginare, pensare, giudicare.
Quando invece siamo occupati nella meditazione con i Mandala, gli occhi sono aperti, la parte cognitiva è assorbita e attratta dal Mandala stesso, che diventa l’oggetto della meditazione.
Secondo la mia esperienza, questa specifica forma di meditazione ha le seguenti caratteristiche:
– La forma geometrica, precisa e ordinata quando viene colorata genera ordine anche nella nostra mente, che si acquieta.
– La scelta dei colori fa si che il giudizio sia incanalato nella valutazione del bello, dell’armonico, invece che su di noi o sulle persone che ci sono vicine;
– Colorare nei bordi richiede al nostra concentrazione, attenzione e pazienza, favorendo la concentrazione;
-I l risultato viene man mano valutato e generalmente le persone si dicono soddisfatte del loro lavoro e provano una certa gratificazione.
Da anni organizzo piccoli gruppi di meditazione con i Mandala; alla fine dell’incontro chiedo ad ogni partecipante di raccontarmi il Mandala appena realizzato e ogni volta rimango affascinata, perché mi trovo ad ascoltare il racconto di un viaggio pieno di significati, di cui le persone stesse si sorprendono, tra l’incredulo e il divertito.
Dott.ssa Marzia Laurenti